Dodici sconosciuti sono stati scelti per diventare altrettante prede di una ricchissima élite che si trova in una sperduta villa. Tutte le armi sono valide ma una delle vittime non è così indifesa come i cacciatori pensavano tanto da riuscire a ribaltare la situazione.
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Pur utilizzando un espendiente già rivisto e per certi versi classico, The Hunt si rivela un film che miscela diversi generi, tra action, horror palsmati insieme con una tonalità che vira molto sulla black comedy, mettendo sul piatto una riflessione del momento attuale e politico della scena statunitense. La metafora è chiarissima e proprio giocando su tale chiarezza che Zobel mette di fronte un'ala liberal sadica ed assassina e delle potenziali vittime che, a parte la protagonista, sono talmente odiosi che riesce difficile empatizzare con loro. Sorprendente nei primi minuti dove dove potenziali protagonisti.....non si rivelano tali, quache buon ribaltamento di clichè ed un finale che cita esplicitamente Kill Bill. Non perfetto, ma comunque molto buono con una Betty Gilpin tosta e bastarda come poche e dal buon ritmo che concede poche pause.